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Stagione Invernale 2022-23


Gianlu33
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12 hours ago, Andry84 said:

Sinceramente i risultati di questi giorni dei circuiti inferiori e giovanili fanno vedere una luce in fondo al tunnel, si sono viste cose buone in tanti settori , anche di scarsa tradizione , da ragazzi giovani, su tutti i risultati di Matteoli ed anche Monteleone nello snow e sci freestyle....... 

i circuiti inferiori contano 0 (specie negli sport invernali, dove c'è un vero abisso tra questi e i corrispettivi maggiori e dove, trattandosi per la maggior parte di sport di prestazione, non c'è modo di nascondere le differenze con accorgimenti tattici e/o trovare il proverbiale "jolly"); quelli giovanili...be', diciamo che siamo già stati scottati più di una volta da mancate transizioni tra quel livello e la dura realtà senior...

quindi io non li considero indicativi di una "luce in fondo al tunnel" (anzi, a leggere i numeri dei praticanti dei vari sport, c'è da rabbrividire pensando al futuro).

 

12 hours ago, Andry84 said:

...i risultati di Matteoli ed anche Monteleone nello snow e sci freestyle...

gli sport "giudicati" sono troppo politici...e quando conta, l'Italia vale 0...

inutile fare troppo affidamento...gli ori tanto andranno sempre a USA, CAN e "amici".

 

senza contare che, per gusti personali, sarebbero "medaglie non godute", in pratica come se non ci fossero (fanno bene solo leggendo il medagliere finale, ma non mi danno emozioni).

comunque questo è un problema mio...

 

12 hours ago, Andry84 said:

...Vittozzi, Wierer,  Goggia, Curtoni, Bassino, Brignone,lo short track maschile, Pellegrino, Dominik Fischnaller , snowboard alpino, Visintin e Sommariva  che sono comunque competitivo nonostante una 2 giorni brutta a Cervinia,Sieff, Ghiotto, Giovannini, Peveri nella mass, mi sembra che ci siano diversi atleti, fra loro con livelli di competitività diversa chiaramente, che possono garantire ancora diverse stagioni ad alto livello...

insomma, queste sono le "poche punte" che ho citato prima (hai giusto aggiunto qualche nome molto "aleatorio", tipo Peveri, che non è competitiva per nulla, a parte la lotteria della mass start...e solo se resta "tattica", perchè se qualcuna delle nazioni forti decidesse di rendere la gara selettiva, allora addio a Laura).

e in ogni caso, di questi quanti ne rimarranno dopo Milano-Cortina?

Ghiotto, Bassino, Goggia e Vittozzi al massimo, direi (come detto, non conto Peveri).

e andrebbero tutti verso fine carriera, con quel che comporta.

 

12 hours ago, Andry84 said:

Ed anche i giovani hanno già fatto vedere qualche sprazzo di indubbio talento come Giacomel, Deromedis, Della Vite, Franzoni, Pirovano ( che non è più giovanissima ma di stagioni intere non ne ha praticamente mai fatte)una certa verve nel biathlon con diversi ragazzi e ragazze da cui si può sperare esca qualcosa di veramente buono, alcune ragazze nelle discipline tecniche dell'alpino hanno ottenuto buoni risultati in Coppa Europa e si sono affacciate a punti in Coppa del Mondo, Felderer che ha fatto intravedere qualcosa di molto interessante , Bresadola, aspettando poi lo skeleton in cui sono curioso di vedere il livello medio dei nostri...

mah, io mi fermerei a Giacomel come prospettiva di rendimento "continuo"...sperando più che altro in qualche exploit saltuario degli altri...

Felderer ormai fa parte delle speranze non mantenute...fosse davvero un top, sarebbe già ai livelli di D-Fisch.

e comunque nello slittino abbiamo sempre troppi problemi di materiali per vincere con costanza, il che rende anche lo skeleton una "one hit wonder" da sfruttare in questi 2 anni in cui abbiamo a disposizione Schneider, Platzer e il loro gruppo di lavoro (che di sicuro non resteranno oltre il 2026, riconfinandoci nella mediocrità assoluta), più che uno sport che ci darà tanto a lungo termine.

 

sicuramente qualcosa ci inventeremo, ma io proprio non riesco a essere ottimista sul futuro degli sport invernali azzurri...temo che Sochi 2014 non resterà l'unico "0 tituli" della nostra storia "moderna".

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Oggi ho dovuto lavorare, perciò ho seguito sostanzialmente solo quattro eventi sportivi invernali. Considerazioni in formato ridotto (non che qualcuno mi abbia mai chiesto quelle in formato esteso)

 

- Solito sfacelo nel gigante maschile, a eccezione di un Della Vite che ha confermato la bella prova di Val d'Isère. De Aliprandini è almeno arrivato al traguardo, ma qui finiscono le note positive anche per lui.

- Grande gara di Elena Curtoni a St. Moritz. In questo momento lei scia davvero benissimo, è molto pulita e a differenza del passato si difende anche sul facile. Goggia brava a fare una gara giudiziosa, alla fine senza prendere rischi fa punti preziosi sia in chiave Coppa del Mondo (di specialità e generale, anche se per la seconda il weekend di St. Moritz lascia intendere abbastanza chiaramente che finirà ancora negli Stati Uniti) che in chiave Wcsl. Brignone ancora lontanissima dagli standard dell'anno scorso: polenta sotto gli sci e niente di inaudito anche nel tecnico. Peccato per Bassino che ha buttato via la gara quando era in lizza per il podio (poi per me non ci sarebbe salita, perché il tratto finale non le era per niente favorevole). Le non-big oggi non andavano, inclusa una Pirovano che ieri aveva fatto vedere ben altro passo.

- Giacomel ha ripreso a manifestare una certa tendenza alla caccia al volatile, però con il passo sugli sci e la velocità nel rilascio dei colpi ha portato comunque a casa un decorosissimo 13° posto. Punti preziosi anche perché lo aiutano ad assicurarsi la partecipazione alle prossime mass.

- La notizia più infausta di tutto il weekend è che Lisa Vittozzi ha rivisto i fantasmi dell'anno scorso in una gara sanguinosissima anche per la generale di Coppa. I passaggi a vuoto possono capitare a tutti, ma nelle ultime tre serie a terra, contando anche la seconda dell'inseguimento, ha mancato sei bersagli. Considerando i precedenti dell'anno scorso e visto che qualche scricchiolio qua e là nelle serie a terra si era già visto nelle prime uscite, sono un po' preoccupato.

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  • 2 weeks later...

Le gare di sci alpino a cavallo di Natale non hanno detto molto di diverso rispetto al resto della stagione.

 

- Nello slalom di Campiglio gli italiani sono stati poco più che comparse. Sala ha fatto la classica gara da Sala, troppo avanti per dire che è andato piano e troppo indietro per dire che è andato forte. Razzoli ha confermato che anche a 38 anni e con una schiena tenuta assieme con l'adesivo porta a scuola gran parte dei nostri giovani talenti o supposti tali. Vinatzer ribadisce di essere la risposta italiana a Noel, ma solo perché anche Noel ha iniziato a uscire sempre.

 

- Le gare di Bormio, stupende da un punto di vista tecnico e impreziosite da due prove strepitose di Kriechmayr e Odermatt, hanno confermato lo stato agonizzante della squadra di velocità maschile. In Super G il migliore è stato Innerhofer, che ha fatto una buona prima metà di gara, è calato nella seconda e ha aggravato la sua posizione con un'intervista imbarazzante in cui ha giustificato il piazzamento con la disabitudine a partire con numeri alti. In discesa sono arrivati due risultati nei 10, ma a mio avviso sono falsi segnali di ripresa, o almeno segnali da prendere con estrema cautela. Qualsiasi piazzamento nello sci va pesato tenendo conto delle condizioni di pista e di neve, che qui erano ultra-favorevoli agli italiani.

 

- Nello slalom femminile la squadra italiana ha fatto un passo indietro dopo i buoni segnali di Sestriere, con zero qualificate su 5. Ciò nonostante, dovremmo avere un paio di posti in più a partire da Flachau (non che al momento si sia costretti a panchinare Marlies Schild).

 

- In gigante Bassino si è confermata al vertice con due podi e chiuderà il 2022 con il pettorale rosso. Brignone piano piano più vicina ai suoi livelli, anche se ancora non è riuscita a mettere assieme due manche davvero ben fatte. Dietro di loro il deserto, al di là di un'altra qualifica di Asia Zenere.

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Risultato inaspettato nello slalom di Garmisch, dove Gross e Sala, unici italiani qualificati per la seconda manche, hanno chiuso quinto e sesto. Risultato che alza quanto meno il morale della squadra e riscatta una prima manche che aveva visto uscire un Razzoli ancora legnosissimo per via dei soliti problemi fisici e un Vinatzer senza alcuna intenzione di sporcare la sua media di inforcate per gara.

 

A costo di fare il solito guastafeste/tifoso italico da divano incontentabile, trovo giusto dire che il risultato va preso con le molle perché arrivato su una pista in condizioni impresentabili (per colpa del meteo proibitivo più che degli organizzatori, in questo caso). Va pur detto che davanti ai nostri c'era comunque il meglio dello slalom, quindi non si può neppure parlare di gara lotteria.

 

A proposito di piste in condizioni impresentabili - ma qui con l'aggravante della recidiva plurima -, a Zagabria punti solo per Marta Rossetti, che senza un errore colossale nella seconda manche avrebbe anche potuto strappare un risultato pesante in chiave Wcsl.

 

Nel fondo invece Pellegrino sta mettendo in mostra forse la migliore gamba della carriera, ha messo assieme altri due podi su distanza ed è a soli 12'' da Klaebo in classifica generale (senza avere la possibilità di scavalcarlo, ovviamente, visto che mancano una sprint in classico e una mass start in classico prima dell'inseguimento finale).

 

Domani ripartono la combinata e soprattutto (per quanto mi riguarda) il biathlon.

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10 hours ago, Gianlu33 said:

Inizia malissimoa stagione dello skeleton azzurro, su cui avevo altissime aspettative visti gli investimenti nello staff tecnico e sui materiali. Margaglio non è migliorata di una virgola nella guida :nopompom:

su Margaglio non avevo dubbi...:facepalm:

 

spero che ameno Bagnis da qui al 2026 possa crescere bene sotto la nuova guida tecnica.

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  • 2 weeks later...
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